Michael Zanera, 34 anni; Giuseppe Sorvillo, 43 anni; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni; Giuseppe Aversa, 49 anni; Kevin Laganà, 22 anni. Sono i 5 operai morti nel tragico incidente di Brandizzo del 31 agosto scorso. 2 gli indagati per la tremenda strage, uno dei quali, il 49enne Antonio Massa, ancora sotto shock ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Ho schiantato cinque vite, penso solo a quei ragazzi”. Massa e Andrea Girardin Gibin sono accusati di disastro ferroviario e omicidio plurimo.
Le dichiarazioni del 49enne Antonio Massa, uno dei 2 indagati per il disastro ferroviario di Brandizzo
Nel corso delle ore di interrogatorio, Il tecnico indagato per la morte dei 5 operai, Antonio Massa ha rivelato alla procuratrice Gabriella Viglione di non aspettarsi il transito del treno: “pensavo che fosse già passato”, ha dichiarato l’uomo. Tuttavia, alla domanda dei pm: “Lo ha visto passare o lo pensava?”, l’uomo ha risposto: “No, non l’ho visto direttamente”.
Nel proseguo dell’interrogatorio, inoltre, il tecnico indagato ha ammesso di essere stato lui ad anticipare verbalmente il permesso di aprire il cantiere ai 5 operai. Ciò potrebbe far precipitare ulteriormente la posizione del 49enne. Infatti, con la decisione, presa in autonomia, di aprire in anticipo il cantiere, il tecnico ha calcolato e quindi in qualche modo accettato, di far correre un grosso rischio ai 5 operai.
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Le parole di solidarietà dei colleghi del tecnico indagato
Molti colleghi delle ferrovie, però, sembrano essere solidali verso il tecnico indagato e si chiedono: “Anche ammettendo – ed escludendo al contempo – che avesse coscienza per gli altri operai, se fosse stato consapevole di ciò che sarebbe potuto accadere, sarebbe rimasto anche lui sulla banchina col rischio di morire“.