A oltre 2 mesi dal drammatico incidente di Casal Palocco, avvenuto il 14 giugno scorso, in cui ha perso la vita il piccolo Manuel di appena 5 anni, i risultati della perizia provano ciò che era evidente già dalla dinamica dell’incidente. La Lamborghini guidata dai The Borderline viaggiava a circa 140 km/h, in una strada con limite a 50. Una velocità ben 3 volte maggiore rispetto al limite consentito che non ha consentito di evitare il drammatico sinistro.

La Lamborghini con a bordo i the Borderline viaggiava a 140 km/h e l’impatto, dopo la violenta frenata, è avvenuto a 90.

Secondo l’ingegnere Lucio Pinchera, consulente nominato dagli inquirenti, i The Borderline a bordo della Lamborghini hanno provato a evitare l’incidente, frenando. Infatti, l’impatto sarebbe avvenuto a circa 90 km/h, dai 140 iniziali. Matteo Di Pietro, il guidatore della Lamborghini ha frenato con tutta la forza che poteva, ma la velocità iniziale di 3 volte superiore al limite consentito, era così elevata che il sinistro ha distrutto la Smart e ucciso il piccolo Manuel.

Potrebbe interessarti anche: Bimbo di 10 anni muore nell’esplosione di un camper: a causarla una fuga di gas dalla bombola della cucina

Le immagini riprese da una videocamera di sorveglianza in cui è visibile il momento dell’impatto

I dati sulla velocità raggiunta dal suv e quelli relativi al momento dell’impatto, sono stati estrapolati dalla scatola nera contenuta a bordo della Lamborghini guidata a 140 km/h dai The Borderline. Quanto dichiarato dalla perizia sarà ora messo in relazione con le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza di proprietà di Roma Capitale. Nel video, infatti, è visibile il momento esatto del drammatico incidente e già dalle immagini è evidente l’elevata velocità tenuta dal suv, che ora si può quantificare: 140 km/h su una strada con limite a 50.

Continua a leggere su Chronist.it