Partiamo da questo presupposto: secondo numerose testimonianze e documenti, Franco Battiato non scriveva mai in stampatello.
Ecco perché il testamento con il quale nomina erede universale sua nipote Grazia Cristina ha suscitato più di una perplessità: come riportato da “Dagospia”, ci sono tre righe scritte in stampatello l’11 maggio 2018, tre anni prima della sua morte, avvenuta il 30 giugno 2021.
La sua firma è scritta per esteso, “Franco Battiato” (anche se il suo nome di battesimo era Francesco).
A rendere la situazione ancora più misteriosa è un altro elemento: pochi mesi prima, a Catania era stato presentato un certificato medico in seguito al quale Battiato fu ritenuto “non più in grado di prendere decisioni in piena coscienza”. Ne seguì la nomina di un amministratore fiduciario, il fratello Michele.
La diagnosi del neurologo
Secondo il neurologo che lo seguiva, il cantante era affetto da “disorientamento temporo-spaziale, marcati disturbi cognitivi e di memoria a breve, peggiorati significativamente negli ultimi mesi”.
Nonostante la registrazione regolare del testamento olografo, i passaggi seguenti della successione in favore della nipote sono rimasti fermi per molto tempo. Bisogna aspettare ben tre anni (14 luglio 2023) perché si tenga l’assemblea ordinaria de “L’Ottava srl”, la piccola cassaforte societaria di Francesco Battiato detto Franco.
In un solo giorno l’amministratore unico, il fratello Michele, fa approvare i bilanci riguardanti gli anni 2020, 2021 e 2022. Dopo le dimissioni di Michele Battiato, è stata proprio Grazia Cristina, da tempo residente a Dubai, a prendere il suo posto.
La villa di Milo
La nipote ha anche ricevuto in eredità la villa di Milo in cui il cantante ha abitato e trascorso anche gli ultimi anni di malattia: la proprietà è sua per successione ereditaria.
