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Morto Toto Cutugno a 80 anni: “Era malato da tempo”

È morto Toto Cutugno: l’artista era “malato da tempo”, come comunica il suo manager Danilo Mancuso. Lo scorso mese di luglio aveva raggiunto un’età importante: 80 anni. Festeggiati poco prima dell’aggravarsi della malattia contro la cui lottava da tempo. Il cantante era ricoverato da giorni in ospedale, al San Raffaele di Milano, dove ha esalato l’ultimo respiro attorno alle ore 16 del primo pomeriggio di oggi, martedì 22 agosto 2023.

Il tragico annuncio del manager: Toto Cutugno è morto al San Raffaele di Milano, dove era ricoverato

Il triste annuncio è stato diffuso da Mancuso attraverso l’Ansa, alla quale ha spiegato: è morto “dopo una lunga malattia, il cantante si era aggravato negli ultimi mesi”.

La notizia ha gettato nello sconforto l’Italia intera, proprio lui, il più “italiano vero” di tutti. Quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della sua esibizione con “L’italiano”, il celebre brano con il quale ha spopolato in tutto il mondo. E che nella manifestazione canora non raggiunse neanche il podio, con quel quinto posto che ancora oggi grida vendetta. Un brano scritto per il socio Celentano che però si rifiutò di cantare. Motivo? “La gente sa già che sono un italiano vero”. La frase non gli piaceva e consegnò la gloria nelle mani del collega.

Amatissimo anche all’estero, in particolare in Russia, Cutugno è tra gli artisti insieme ad Al Bano, Peppino di Capri, Milva e Anna Oxa che vantano più partecipazioni al festival di Sanremo: quindici nel caso del compianto cantautore.

Inizialmente con gli Albatros, poi da solo, il suo primo vero successo arrivò prima, nel 1977, con “Donna donna mia”, che divenne la sigla di “Scommettiamo?”, il programma di Mike Bongiorno. Tra i successi ricordiamo anche i pezzi per Celentano, quella vetta della classifica mai messa in discussione nelle vendite per mesi e mesi con “Soli”. Tra le collaborazioni illustri lo ricordiamo con Johnny Hallyday, Dalida, Miguel Bosé e Luis Miguel.

Gli anni Ottanta si aprirono allo stesso modo: il cantautore continuava a sfoggiare sigle per i programmi di Mike Bongiorno, come con “Flash”, e continuava a scrivere per il Molleggiato.

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