La nascita del figlio Nico è frutto di una relazione extraconiugale di Toto Cutugno: la vita privata dell’artista, morto oggi a Milano a 80 anni
Oggi si è spento Toto Cutugno, notizia che ha gettato l’Italia (e non solo) nello sconforto: l’artista ha lasciato una moglie, Carla, e un figlio, Nico, la cui nascita fu frutto di un tradimento da parte del cantautore, deceduto oggi a 80 anni per l’aggravarsi della malattia della quale soffriva da tempo. Toto e Carla erano sposati dal 1971, oltre cinquant’anni di matrimonio in cui lei ha sempre cercato di mantenere il massimo riserbo sulla propria vita privata. Per quello che riusciva a fare, ovviamente, data la popolarità del marito. La coppia non ha mai avuto figli, ma Toto era padre di Nico, oggi 33enne.
Il figlio Nico
Nico nacque da una relazione sentimentale extraconiugale del cantautore. “Carla poteva cacciarmi di casa e invece non l’ha fatto”, ricordava in un’intervista. “La prima cosa che mi disse fu di riconoscere mio figlio e dargli il mio cognome”, disse l’artista. Oggi Nico ha 33 anni, è un uomo adulto con davanti un futuro sul quale “il nostro Paese dovrebbe puntare”, disse il papà. In merito al ruolo di genitore, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, Cutugno spiegò: “Merito 10 in lealtà. A mio figlio Nico ho sempre insegnato a vivere così, senza mancare di rispetto a nessuno”. E, quando la giornalista gli chiese cosa il ragazzo avesse insegnato al papà, Toto rispose: “A essere sincero. Se mento, Nico si arrabbia. Ma a me piacciono molto le bugie”.
Le tragedie nella vita del cantante
La vita privata di Toto Cutugno è sempre stata travagliata sin dall’infanzia. Le tragedie sono cominciate da giovanissimo, quando aveva appena cinque anni. Sua sorella maggiore, Anna, morì soffocata dagli gnocchi: “Stava mangiando e uno le andò di traverso”. Anna aveva 7 anni. Più avanti, un’altra sorella, Rosanna, divenne la prima bambina operata al cuore in Italia. In seguito, anche il fratello si ammalò: di meningite. “Mio fratello Roberto, a cui voglio un bene dell’anima, si ammalò di meningite e, da allora, come aveva previsto il medico, ha avuto una vita agitata”, aveva detto in un’altra intervista parlando delle malattie degli altri fratelli ancora in vita. “E poi l’altra mia sorella, Rosanna, che è stata la prima bambina a essere operata al cuore in Italia, a Torino. Papà si indebitò per quell’intervento, che finì di pagare a rate nel 1978, due anni prima di morire”.