In estate aumentano le punture di insetti e il rischio collegato di shock anafilattico o di gravi conseguenze per la salute.

Le vittime dell’estate

A volte le punture di insetti possono perfino risultare letali: è quello che è successo al 14enne friulano morto dopo essere stato punto da una zanzara mentre si trovava in vacanza in Brasile.

Bisogna però precisare che i pericoli non riguardano soltanto i paesi tropicali: per questo è necessario tenere d’occhio sintomi atipici o prolungati a volte può davvero salvare la vita.

L’anno scorso, a Pavia, un 75enne è morto a causa di uno shock anafilattico dopo essere stato punto da un calabrone.

Sempre uno shock anafilattico era stato fatale per l’uomo deceduto a Sabaudia nel mese di giugno in seguito al morso di un ragno. 

I consigli dell’esperto

Marco Libanore, direttore dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara, ha specificato quanto sia importante tenere sempre sotto controllo i sintomi: “Se sono persistenti e particolari, è bene chiamare subito un medico e, nel caso di vespe, api o scorpioni, occorre rivolgersi direttamente al pronto soccorso.” Libanore ha poi aggiunto: “In caso di semplici bolle, gonfiori e arrossamenti si può utilizzare una crema antibiotico-cortisonica. Ma ad ogni modo la via della prudenza è sempre da preferire contattando il medico“.

Cos’è lo shock anafilattico e come intervenire

La forma più grave di reazione allergica prende il nome di shock anafilattico: una reazione allergica severa, a rapido esordio e potenzialmente letale, che può manifestarsi quando un soggetto sensibilizzato verso un allergene entra nuovamente in contatto con esso. La reazione può coinvolgere numerosi organi e apparati, mentre i sintomi si manifestano in un lasso di tempo variabile: da pochi minuti a qualche ora dopo il contatto con l’insetto.

Si tratta, in particolare, di sintomi di tipo cutaneo, respiratori e cardiovascolari.

Consigliabile in questi casi chiedere subito l’intervento del medico e, nel frattempo, i pazienti devono restare distesi. Se incoscienti, devono invece essere messi in posizione laterale di sicurezza.

Inoltre, si può anche utilizzare un auto-iniettore (strumento spesso prescritto a persone con allergie potenzialmente gravi o che hanno già avuto una reazione di questo tipo) per somministrare dell’adrenalina (epinefrina).

Zanzare, vespe e calabroni

Per quanto riguarda le punture di zanzara, di solito sono sufficienti farmaci antinfiammatori, ma in alcuni casi può essere addirittura necessaria l’ospedalizzazione.

Molto dolorose ma – nella maggior parte dei casi – prive di particolari conseguenze pericolose sono le punture di api, vespe o calabroni. Esiste però, in piccola percentuale, una possibilità di shock anafilattico: è consigliabile rivolgersi a un centro di medicina viaggio in caso di partenze verso destinazioni tropicali e, se si notano sintomi poco comuni o prolungati, rivolgersi a un reparto di malattie infettive.

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