Un cambiamento pazzesco che rende la storia di Destinee una delle più avvincenti per il programma di Vite al limite: ma la sua vera battaglia era un’altra

“Eppure ce l’aveva fatta”, è il pensiero ricorrente quando si ascolta la storia di Destinee Lashaee, una delle pazienti del dottor Nowzaradan del celebre programma ‘Vite al limite’: il suo suicidio ha sconvolto chiunque. Si presentò in condizioni complicatissime: aveva già tentato il suicidio e il medico chirurgo le indicò la via per “non rischiare di morire”. Era quello che Destinee si sentiva dire ripetutamente. Era quello che temeva per sé stessa. Durante la sua partecipazione al programma, il format raggiunse picchi record di ascolti perché i telespettatori si affezionarono particolarmente alla figura della paziente transgender.

Il medico iraniano-americano le indicò la strada per riprendersi in mano la vita, seguendola nell’importantissimo primo step del percorso di dimagrimento che, ovviamente, richiede una grande tempra del soggetto in questione, sottoposto a un trattamento rigido ma vincente se si è predisposti mentalmente. Destinee non ha mai dato segni di debolezza, riuscì a perdere tantissimo peso, arrivando decurtare il numero che compariva sulla bilancia di almeno una tripla cifra.

Terminata l’esperienza, lei ha insistito con lo stile di vita sano, diventando probabilmente una delle concorrenti in grado di compiere l’intero percorso nell’operazione di dimagrimento completo. Non si fa fatica ad immaginare che il suo peso finale raggiunto sia ben sotto i 100 chili. Ancora oggi, le sue foto prima e dopo sono uno shock per chi le osserva.

Il suicidio

Purtroppo, però, la vita di Destinee è sempre stata dura, complicata. Riuscì a vincere la battaglia del peso e della bilancia, ma non superò mai la depressione. Non molto tempo fa, suo fratello ha annunciato la morte della donna attraverso un post social.

E, sugli stessi social, pochi giorni prima dell’estremo gesto, lei stessa scriveva: “Sono grata di aver toccato milioni di vite e cuori in tutto il mondo. Vivendo la mia vita così tanto dolore per così tanto tempo ho capito che Dio non fa errori. Sono grata per il mio viaggio e per tutto quello che ho passato. Non rimpiango un solo momento”. Leggendolo oggi, risuona chiaramente come un messaggio d’addio.

L’importanza della salute mentale, oltre a quella fisica

La storia di Destinee Lashaee, raccontata nel programma ‘Vite al limite’, è un esempio straordinario di resilienza e determinazione nel percorso di perdita di peso. Il suo drammatico cambiamento fisico ha catturato l’attenzione di molti spettatori, dimostrando il potenziale di trasformazione che risiede in ognuno di noi. È evidente che Destinee abbia compiuto uno sforzo straordinario nel perdere una quantità significativa di peso e nell’abbracciare uno stile di vita più sano. Il suo impegno e la sua disciplina nel seguire il programma di dimagrimento sono ammirabili e hanno ispirato molte persone in tutto il
mondo.

Tuttavia, è importante riconoscere che la perdita di peso è solo una parte della sfida complessiva per mantenere la salute e il benessere. Destinee ha lottato anche con la depressione, un nemico invisibile che non si è arreso nonostante il suo straordinario successo nel perdere peso. La sua tragica morte è un triste promemoria del fatto che la salute mentale è altrettanto importante della salute fisica e che la lotta contro la depressione può essere altrettanto difficile e impegnativa quanto la perdita di peso.

Come professionista della salute, incoraggio sempre i miei pazienti a prendersi cura non solo del loro corpo, ma anche della loro mente. La storia di Destinee ci ricorda che la vera vittoria risiede nel trovare equilibrio e pace interiore, e che la ricerca di un corpo perfetto non è mai un sostituto per la felicità e la soddisfazione personale. Che la sua memoria sia un monito per tutti noi a trattare la salute mentale con la stessa attenzione e rispetto che riserviamo alla nostra salute fisica.

Dottoressa Liliana Giorgi:

sito web: www.ladottoressagiorgi.com

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