L’episodio è accaduto in un bar di Genova dove un uomo, dopo essersi visto rifiutare il pagamento con carta di credito, ha chiamato la Guardia di Finanza
Un uomo entra in u bar, consuma tè e focaccia e si vede rifiutare il pagamento con carta di credito dal gestore del locale. È successo in un bar di Genova, in zona Carignano, nella mattinata di ieri. L’episodio è stato raccontato sui social dal giornalista Lorenzo Tosa che, proprio vicino alla casa si è trovato un cartello con scritto ‘No Bancomat’.
“Sono entrato per pagare un tè, due canestrelli e un pezzo di focaccia per 5.70 euro.” Ha raccontato Tosa. “E ho tirato fuori la carta ma il titolare mi ha detto che lui non avrebbe accettato il pagamento. E quando gli ho fatto notare che non avevo contanti per saldare il conto mi ha detto di andarli a ritirare”.
Nonostante il cartello del gestore fosse chiaro, il cliente ha fatto notare che per legge ogni titolare è tenuto ad accettare pagamenti elettronici. Così ha minacciato di chiamare la Finanza qualora non avesse potuto pagare con bancomat. Il gestore, però, è stato irremovibile. “Il bancomat non è un pagamento valido e se mi fanno la multa non ci sono problemi perché intanto vinco il ricorso”. Ha risposto il barista.
Dunque Tosa ha chiamato la Guardia di Finanza che è giunta sul posto e ha fatto una multa di 30 euro, più un 4% dello scontrino, al gestore del bar. “Una sanzione ridicola che non è certo un deterrente per chi continua a non rispettare la legge, probabilmente un costo calcolato.” Riferisce il giornalista. “Forse la musica cambierebbe se si parlasse di 300 euro o cifre che possano essere un vero deterrente. Sono rimasto colpito come quel barista rivendicasse la sua scelta di non accettare il bancomat come una precisa volontà. Eppure se ogni giorno almeno quattro o cinque clienti si rifiutassero di pagare in contanti forse qualcosa cambierebbe”