Gamberale denuncia l’accaduto sui social e decide di muoversi per vie legali: “Mai più un low cost, evitateli”, la vacanza della scrittrice

La rabbia di Chiara Gamberale per la sua vacanza da incubo si trasforma in uno sfogo social: “Mai più low cost”. Cosa è successo alla scrittrice? “Dovevo partire per la Grecia per lavorare al mio nuovo romanzo – scrive – È l’unica settimana dell’anno in cui lascio mia figlia Vita con il suo papà e con i nonni, per impostare il libro, quindi ho proprio i minuti e i giorni contati”. Insomma, come accade per molti altri vacanzieri perennemente impegnati professionalmente, era tutto calcolato al “millesimo”. Dunque la scrittrice si è presentata all’aeroporto Marco Polo di Venezia, pronta a volare per la Grecia, quando qualcosa è andato storto.

L’amaro racconto

Il biglietto del volo low cost mostrato sui social dalla scrittrice Chiara Gamberale.

A causa di un sorteggio effettuato da Volotea per un caso di overbooking, dunque di eccesso di prenotazioni rispetto ai posti disponibili, sono state selezionate due passeggere quali escluse dal volo. Tra queste, proprio la Gamberale. “Ero lì al Marco Polo dalle 7 della mattina, mi hanno fatto sapere che io e un’altra signora siamo state sorteggiate e non potevamo partire, ma senza offrirci una soluzione alternativa. E senza nemmeno scusarsi”. Insomma: a pochi minuti dalla partenza, la scrittrice sarebbe stata informata dagli addetti di volo a terra che non sarebbe potuta partire.

“Ci hanno detto: ‘Recuperatevi il bagaglio’. Non sapevamo dove e infatti non l’abbiamo trovato. Non riuscivamo a parlare con nessuno, né ad avare un contatto con un responsabile Volotea”. Sempre secondo il racconto di Chiara, le avrebbero detto: “Chiamate a Barcellona”. Ma anche questo tentativo non è stato risolutivo. “Non è stato possibile parlare con nessuno”. Con lei c’era “una mamma disperata perché doveva raggiungere il suo bimbo e il papà del bimbo aveva un altro aereo da prendere”.

Lo sfogo di Chiara Gamberale: “Evitate low cost”

Dalla testimonianza della scrittrice, avrebbero detto all’altra donna: “Faccia cambiare il volo al suo ex”. Quindi l’indignazione: “Ma come si può? Ci sono situazioni famigliari delicate, equilibri complessi, vite che si reggono su una serie di incastri delicati”. Ore di attesa che non sono servite a molto, sebbene l’arrivo in aeroporto più che in orario. “Nessuno si è occupato di noi. Alla fine mi sono messa a urlare e piangere, gridando che sono una giornalista e scrittrice, una cosa che non è da me, brutta, ma questa indifferenza mi ha fatta esplodere. Mi dispiace averlo fatto, però solo così, solo forzando la mano, si è smosso qualcosa”.

E così “siamo riuscite verso le 16 a prendere un volo per Vienna e da Vienna siamo andate ad Atene, dove siamo arrivate a mezzanotte”. Insomma, comunque sia una giornata di lavoro “bruciata”. “Ho perso un giorno di lavoro per colpa di Volotea, chi mi risarcisce?”, si domanda in maniera retorica. Come è andata a finire poi? “Ovviamente io ho perso la mia coincidenza e l’ex marito della signora ha perso l’aereo che doveva prendere per New York… Il biglietto con Volotea l’avevo fatto tre mesi fa e mi sono trovata dentro quest’incubo”.

Poi l’avvertimento agli utenti che mostrano solidarietà: “Non prendete i voli di queste compagnie low cost, mi sento proprio di dirlo. Se capita un problema è impossibile trovare un referente e riuscire a parlare con qualcuno. Quando, esasperata e smarrita, ho alzato la voce, il personale che c’era lì mi ha addirittura accusata di averli aggrediti”. Poi riferisce che l’altra donna che ha subito il suo stesso disagio “è avvocata e ha raccolto tutti gli estremi (e le testimonianze) di quanto accaduto e farà causa, sia per lei che per me. Questa brutta vicenda ci ha unite come se fossimo di famiglia, siamo rimaste in contatto. Ci siamo trovate vicine e solidali in una lunga giornata da incubo da cui sembrava fosse possibile uscire”.

Il chiarimento della compagnia aerea

“A seguito dell’overbooking che si è manifestato sul volo V71490 Venezia Atene del 4 agosto, Volotea, in collaborazione con il personale di terra presente in aeroporto, si è immediatamente attivata con l’obiettivo di portare a destinazione in giornata le due passeggere rimaste a terra. Entrambe sono state riprotette su un volo Austrian Airlines via Vienna e sono arrivate ad Atene la sera stessa. Per Volotea, la massima attenzione dei propri viaggiatori è un fattore prioritario e per questo motivo si è attivata immediatamente, adottando tutte le misure a sua disposizione per riprogrammare il viaggio il prima possibile e permettere alle due passeggere di raggiungere la loro destinazione finale. La Compagnia si scusa sinceramente per il disagio causato e conferma di aver già contattato le due passeggere”.

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