La donna, una 32enne Rom, di origini bosniache, borseggiatrice seriale, è stata rintracciata in un hotel di Monza, dove si trovava in compagnia del compagno e dei suoi 9 figli. Era da tempo ricercata in quanto destinataria di un ordine di esecuzione penale emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Imperia. Dovrebbe scontare una condanna per reati contro il patrimonio e la persona ma anche stavolta, quando è stata raggiunta dalla segnalazione, nella nottata del 3 agosto, non è stato possibile arrestarla. Il motivo? È incinta del suo decimo figlio, a 32 anni.

Il primo reato della borseggiatrice Rom risale al 2004

La borseggiatrice Rom, secondo quanto emerso dalla banca dati della polizia, ha decine e decine di reati da scontare. Il primo commesso nel 2004 e l’ultimo solo pochi mesi fa. Furti, scippi, violazioni in materia di armi, reati in materia di immigrazione, false attestazioni delle proprie generalità. Nonostante ciò, la donna, non ha mai fatto un solo giorno di galera, perché è sempre risultata essere incinta.

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La pena che dovrebbe scontare ammonta a quasi 8 anni

In totale, in seguito all’unificazione dei reati commessi dal 2004 a oggi, la donna deve scontare ben 7 anni, 11 mesi e 9 giorni di reclusione. Oltre a una multa di 4060 euro. La borseggiatrice Rom però, anche in questo caso è risultata essere in “situazioni personali o familiari tali da non consentire di poter procedere al collocamento della donna in una struttura carceraria ai fini di espiare la pena residua” a causa dell’ennesima gravidanza in corso. La borseggiatrice, infatti, ha mostrato agli agenti il certificato medico che attestava quanto già era evidente, ovvero la sua maternità. In seguito agli accertamenti gli agenti hanno “preso atto del non luogo a procedere. Notiziando la procedente autorità giudiziaria al fine di disporre un nuovo differimento dell’esecuzione della pena residua di 7 anni, 11 mesi e 9 giorni da espiare”.

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