Un imprenditore offre lavoro a cinque persone che desiderano lavorare, almeno nella teoria: sono tutti percettori del reddito di cittadinanza. “Ti offro lo stesso compenso, vieni al mio ristorante?”

In questi giorni sta scoppiando una sorta di “rivolta” per il nuovo provvedimento del governo, che vede annullare il sussidio a molte famiglie italiane: un imprenditore ha provato a chiamare direttamente tre percettori del reddito di cittadinanza. La tv si è occupata del caso e ha voluto fare un “esperimento”, del quale l’imprenditore, che ha chiamato gli aspiranti lavoratori, ne conosceva già l’esito. “Partiamo da Pietro, nella vita ha fatto l’operaio”. L’imprenditore chiama: “Sono un ristoratore di Mondello”.

Si capisce che non è nuovo a certe telefonate, conosce esattamente i tempi di risposta dell’interlocutore: “Hai fatto mai il cameriere? So che cerchi lavoro”. Risposta: “No, purtroppo questo è il problema: che io non l’ho mai fatto in 48 anni”. Domanda: “Ma tu vuoi lavorare?”. E la risposta: “Sì, sì”. Ed ancora: “Anche se non sai fare qualcosa, ti insegno io”. Ma l’aspirante lavoratore mette già le mani avanti: “A 48 anni devo ancora imparare? Va bene”. L’uomo sembra accettare, non nascondendo molto bene il proprio malessere. “Quanto prendi di reddito?”. E lui: “1.200 euro”. L’imprenditore gli offre la stessa cifra. Si danno appuntamento, ma tutto lascia pensare che l’uomo non si presenterà, e il datore di lavoro se ne accorge subito.

“Io ho già un mio ristorante che sto aprendo”

Nuova chiamata, Tony. “Potremmo fare un colloquio?”. E lui: “Ma come ristorante? Perché io ne ho aperto uno ora e cerco anche io personale”. Il giornalista è sotto shock. Terza chiamata, Pietro. “Io il reddito di cittadinanza c’ho. Quanto mi dai al giorno?”. L’imprenditore: “Paga sindacale? 1.200 euro al mese”. Risposta: “No, no, lascia stare”. Altra chiamata: “Domani ci vediamo alle 15?”. I due sembrano mettersi d’accordo, sebbene le espressioni dell’imprenditore che non fa nulla per dissimulare. Lo stesso, a chiamata chiusa, conferma: “Ma quando viene questo?”. All’indomani, nessuno si presenta al colloquio e, davanti alle chiamate dell’uomo, tutti si negano. C’è chi spegne il telefono, chi rifiuta la chiamata dopo qualche squillo e chi fa rispondere terze persone dicendo: “Non siamo più interessati”.

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