La storia di questo bimbo che suona ai campanelli del suo quartiere per trovare nuovi amici è una di quelle strappalacrime. A corredo della sua vicenda, un video che tocca direttamente il cuore degli internauti, i quali, commossi, si sono spesi per trovare una soluzione al dilemma del piccolo, in cerca di compagni d’avventura con i quali condividere l’età più bella e importante della sua vita.

Lui si chiama Shayden Walker, vive ad Amarillo, in Texas, South-West degli Stati Uniti d’America. Il video è originale, il ragazzo è stato filmato dalla telecamera installata sulla porta di casa in cui ha citofonato. “Ho bisogno di amici”, dice il ragazzino, che indossa una maglietta del film “Lo Squalo”. Il dialogo parte così: “Chi è? Cosa c’è amico?”, chiede il proprietario di casa. “Ciao – risponde il l’undicenne – non c’è niente, volevo sapere se conosceva qualche bambino qui attorno, tipo di 11 o 12 anni, perché ho davvero bisogno di amici. Cioè, voglio dire, ne ho proprio bisogno”.

Ray, l’uomo che abita nella casa dove è stato filmato il giovanissimo, gli ha consigliato di rivolgersi ad un’abitazione nella zona dove sa che vivono due coetanei. A quel punto si scopre che il povero Shayden è stato vittima di “bullismo”, impartitogli proprio dai coetanei indicati dall’uomo. “Mmm, no, loro non sono più miei amici perché mi hanno bullizzato”. A quel punto, Ray, insieme a sua moglie Angell Hammersmith, ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe, diffondendo prima il video per sensibilizzare le persone sulla sua situazione, al fine di aiutarlo a godersi un’estate spensierata come un giovane della sua età dovrebbe vivere. Dopo oltre 70 milioni di visualizzazioni e decine di migliaia di auguri ricevuti, il piccolo può finalmente dire di non essere solo. Probabilmente, oggi è una delle persone con più amici in assoluto nel mondo.

Il lieto fine: “Un quartiere si è riunito per mio figlio, è commovente. In sette giorni è già totalmente diverso da quel video”

Tuttavia, i social sono una magra consolazione a quella età, probabilmente neanche si rende conto, ora, dell’affetto ricevuto, nonostante è innegabile che oggi i piccoli siano piuttosto precoci nel comprendere il funzionamento tech in generale. Ma, a quell’età, Shayden sa bene che è tutto virtuale e non lo appaga realmente. Così, è stato organizzato un evento anti-bullismo chiamato “Shine Like Shayden”, dove il ragazzino è stato il vero protagonista della serata, festeggiato e omaggiato da tutti nel vicinato. Soprattutto, è stata l’occasione per far concretizzare nuove vere amicizie: “Abbiamo organizzato tutto questo contro il bullismo, per diventare una voce per coloro che non osano difendersi”, ha detto la persona che ha messo in piedi l’iniziativa, si tratta di un altro abitante dello stesso quartiere.

“È travolgente ma anche impressionante che Amarillo possa riunirsi in questo modo con tutti i ceti sociali e con chiunque sia stato vittima di bullismo – dice la signora Krishna, mamma del protagonista di questa storia a lieto fine -, sia che sia abile o con bisogni speciali”. Oggi Shayden, ci assicurano, è “un bambino nuovo, totalmente diverso”. Eppure, sono passati solo pochi giorni, ma tanto basta, a volte, per stravolgere la vita di chiunque, figuriamoci quella di un undicenne. Tanti auguri, piccolo e simpatico Shayden.

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