Episodio shock in un parco pubblico: lei si allena con il suo nuovo outfit trasparente, un uomo in lontananza si masturba
Una scena agghiacciante, al punto da far sospettare qualcuno, che si trattasse di un artefatto, tra i commenti del video virale: un uomo si masturba in un parco pubblico. Le immagini non mentono. Lei viene tacciata di essere una provocatrice, indossando un collant decisamente sexy, ma questo non giustifica minimamente tale comportamento. La cosa drammatica? Le testimonianze di tante altre donne tra i commenti: “Anche a me è successo 15 anni fa, non stavo facendo nulla, portavo solo a spasso il cane. E fanno sentire noi in colpa”. La stessa autrice del video, Andy Respiggi, dice di sentirsi in colpa. Ma gli utenti della piattaforma sono quasi tutti dalla sua parte: “Che colpe hai?”.
Da quanto si riesce a ricostruire dalle immagini, la donna sembra una frequentatrice abituale del parco, dove pare svolgere i suoi workout quotidiani. Come esordisce nel video, per la giornata in questione era contenta di indossare il suo nuovo outfit d’allenamento, che mostra trasparenze evidenti per far fronte alle temperature torride di questi giorni. “Ho iniziato a notare questa persona da lontano”, scrive a corredo delle immagini. “All’inizio pensavo si stesse allenando per conto suo… ma poi mi sono resa conto che stava facendo altro”. Le immagini sono chiare, anche se sfocate perché l’uomo e i suoi gesti sono stati censurati. Andy scrive che “le molestie non sempre includono apprezzamenti o complimenti indesiderati, spesso sfociano nella sua forma più disgustosa”.
Lui sa di essere ripreso ma non desiste
Come fanno notare i suoi follower, inquieta anche il fatto che lui sa di essere ripreso e, nonostante ciò, non desiste dalle sue perverse azioni in luogo pubblico. “Questo non solo condiziona molte donne – prosegue nel testo che accompagna le immagini -, non facendole sentire libere di camminare, fare sport all’aperto o indossare ciò che desiderano, ma arrivano a farle sentire addirittura in colpa!”. Infine: “Quindi, gli unici a doversi vergognare siete voi”.