Al risveglio, l’amara sorpresa: la Venere degli Stracci, l’istallazione d’arte contemporanea dello scultore Michelangelo Pistoletto, è stata data alle fiamme a Napoli poco prima dell’alba, intorno alle 5.30.
Mentre si aspettano le immagini delle telecamere di sorveglianza, le indagini si concentrano sull’ipotesi dell’atto vandalico e della bravata notturna, probabilmente opera di una baby gang che potrebbe aver agito per rispondere a una challenge sui social.
Il Sindaco di Napoli Manfredi ha dichiarato: «Mi hanno detto dalla Fondazione Pistoletto che negli ultimi giorni c’era una specie di gara sui social di gente che invitava a bruciare la statua di Piazza Municipio».
E la mente torna ai precedenti avvenuti nella stessa zona, precisamente in Galleria Umberto I, con i ripetuti furti dell’albero di Natale avvenuti alcuni anni fa.
L’opera era stata inaugurata da poco dallo stesso Pistoletto, nell’ambito del progetto “Napoli contemporanea”: installata nel cuore della piazza che ospita il Palazzo Comunale e il Maschio Angioino, raffigurava una Venere di fronte a una montagna di vestiti usati, ammassati l’uno sull’altro, stropicciati come vecchi stracci.
L’opera era una delle più amate e popolari dell’arte contemporanea e rappresentava il concetto di rigenerazione degli stracci grazie alla forza della bellezza.
Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha dichiarato: “Si tratta di un atto di grande violenza che ci ha lasciato interdetti. Quando si attacca la bellezza, si attacca l’uomo. Ma dopo lo sgomento c’è la reazione: rifaremo questa installazione, lanceremo anche una raccolta fondi. Ho già sentito Pistoletto: mi ha detto che, alla fine, anche questo atto violento dev’essere interpretato da noi come un momento di rigenerazione. La ripartenza simboleggiata dall’opera non può essere fermata dal vandalismo: Napoli ripartirà senza paura.”