Ieri 5 luglio è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi in cui sono presenti le ultime volontà del fondatore di Mediaset

Il giorno della divulgazione delle ultime volontà di Silvio Berlusconi è finalmente giunto e la lettura del testamento stabilisce come verrà diviso l’impero dell’ex premier. Proprio ieri, 5 luglio, infatti, sono state comunicate le cifre dell’eredità alla presenza dei legali Luca Fossati e Carlo Rimini, fino ad ora serbate dal notaio Attilio Roveda.

Da un’esclusiva dell’Ansa, ci giungono tutti i dettagli. A Marina e Pier Silvio va la maggioranza di Fininvest, percependo l’intera quota disponibile. Ai due figli maggiori di Berlusconi, infatti, spetterà, con quote paritarie, il 53% del gruppo d’investimento. Mentre il fratello minore Paolo avrà diritto alla somma di 100 milioni di euro, così come la compagna Marta Fascina.

All’ex senatore Marcello Dell’Utri andranno 30 milioni. In una nota all’interno del testamento ci sono alcune parole del fondatore di Forza Italia nei confronti dei familiari. “Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me. Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”.

Un comunicato di Fininvest, stabilisce, però, che a nessuno spetta il controllo da primo azionista del gruppo. “Marina Berlusconi, Presidente del CdA, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso”. E in conclusione: “Il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge”.

Tale decisione sulle sorti del gruppo Fininvest risalirebbe addirittura al 2006. Quando Silvio Berlusconi appuntò a penna su un block notes le sue ultime volontà in merito al gruppo.

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