“Non è stato un film” – avrebbe detto lo chef italiano rapito lo scorso venerdì pomeriggio.
Lo chef italiano Panfilo Colonico, rapito lo scorso venerdì nel suo ristorante in un quartiere di Guayaquil, in Ecuador, è stato liberato.
Il 49enne avrebbe dichiarato ad alcuni amici di stare bene di aver parlato con le forze dell’ordine.
“No, non è stato un film“, avrebbe confidato ad alcuni abruzzesi.
Secondo alcune testimonianze riportate dai media ecuadoregni, sarebbe stato lo stesso Colonico a presentarsi alla sua attività dopo essere sceso da un taxi. I rapitori lo avrebbero liberato vicino a un casello autostradale. Barba lunga, canotta nera e un volto provato, ma sorridente: lo chef è tornato in libertà.
Ieri pomeriggio arrestata una guardia del corpo di Panfilo Colonico
Intanto, nel pomeriggio di ieri, la polizia ecuadoregna aveva arrestato una delle due guardie del corpo dello chef, assunte qualche giorno prima del rapimento, al fine di tutelare la propria incolumità.
Il bodyguard avrebbe portato via due televisore e 350 dollari dal ristorante di Colonico: per questo è stato arrestato con l’accusa di furto.
Colonico e la sua vita in Eucador
Panfilo Colonico, 49 anni, è nato in Canada, ma è cresciuto a Sulmona, città natale di suo padre.
Dopo la nascita delle due figlie e a successiva separazione con la moglie, lo chef decide di tornare in Canada, per aprire un’impresa di costruzioni.
In Nord Americana, conosce diversi ecuadoriani che lo invitano nel suo paese.
Così, nel 2020 arriva in Sudamerica e decide di aprire il ristorante “Il Sabore mio“, nel quartiere di Guayaquil. Il ristorante riscuote un un ottimo successo, tanto da rilasciare interviste per diversi quotidiani.
Dopo essere stato rapito, lo chef Panfilo Colonico è stato finalmente liberato: ora può tornare a godersi la sua vita da ristoratore in Sudamerica.