Momenti di terrore per Cicciolina ieri a Roma: dopo l’aggressione del figlio, armato di taser, Ilona lo ha denunciato presso i carabinieri di La Storta

Ilona Staller, meglio conosciuta con il nome d’arte di Cicciolina, denuncia il proprio figlio Ludwig Koons dopo essere stata minacciata dallo stesso, armato di taser. Il ragazzo è finito in manette ieri, martedì 27 giugno, e oggi è stato processato per direttissima dal Tribunale penale di Roma. Dopo l’episodio, Cicciolina ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri di La Storta: “Mi ha minacciata con un taser per estorcermi soldi”. In seguito alla denuncia formale da parte dell’ex attrice hard, il giovane è stato intercettato e arrestato dagli agenti proprio all’interno di un bar situato sotto l’abitazione di Ilona e del ragazzo (che vivono nello stesso palazzo) sulla Cassia, a Roma.

Non è il primo episodio simile da parte del giovane, per il quale è stato convalidato l’arresto dopo la richiesta della misura cautelare della custodia in carcere da parte del pm. Secondo le disposizioni di oggi da parte del giudice della seconda sezione penale, Valeria Cerulli, il ragazzo non finirà dietro le sbarre ma non potrà più dimorare nel Comune di Roma fino all’udienza del giudizio abbreviato prevista il prossimo 12 settembre.

Il taser, che sarà sottoposto a perizia, è risultato perfettamente funzionante nonostante il ragazzo lo avesse smentito. “Me l’ha regalato un amico”, è stata la giustificazione sul possesso “dell’arma comune da sparo”. Il suo amico lo avrebbe “comprato su Amazon”, come ha spiegato Koons al giudice, aggiungendo di non essere a conoscenza dell’illegalità dell’arma. Come detto in precedenza, non si tratta della prima volta da parte del trentenne nato a New York nel 1992.

La deposizione di Ludwig Koons, il figlio di Ilona Staller

Di seguito la deposizione del figlio dell’attrice:

“Mia madre mi ha già denunciato e ho avuto un altro processo da minorenne nel 2010 e sono stato già condannato. Attualmente la mia fonte di reddito è mio padre che mi manda 2.500 euro al mese, poi nelle mie disponibilità ci sono anche 3mila euro provenienti dalla mia società srl che produce statue. Non è assolutamente vero che ho minacciato mia madre con il teaser. Ero al bar e lei era fuori a fare la spesa. Il teaser era in casa e io non l’ho usato. Il teaser è il regalo di un amico. Io non sapevo che la detenzione del teaser fosse illegale”.

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