A Torino un commando di amici dello sposo, per l’addio al celibato, in passamontagna e fucili finti, inscena un rapimento ma un anziano accusa un malore e i vicini chiamano i carabinieri
E’ finito nel peggiore dei modi un addio al celibato in cui alcuni amici si fingono malviventi incappucciati e armati per rapire il futuro sposo. Ebbene sì, sembra proprio uno di quei casi in cui il capolavoro di Mario Monicelli, Amici Miei, incontra Una notte da leoni. La trama di un film commedia, insomma, in cui si rapisce lo sposo per una notte di addio al celibato da ricordare.
I 9 amici dello sposo, infatti, si ricorderanno molto bene la bravata commessa a Trofarello, nei pressi di Torino. Come da consuetudine, specialmente negli Stati Uniti, il giorno dell’addio al celibato, il testimone e gli amici più stretti “rapiscono” il futuro sposo per portarlo in giro a fare bagordi tutta la notte. Quella avvenuta nel torinese, però, è stata una celebrazione organizzata in modo forse un po’ troppo dettagliato. Passamontagna, fucili a pompa finti e caschi.
Potrebbe interessarti anche: Quando “Amici miei” superò Spielberg e il Padrino 2: “Gli schiaffi nel film erano veri”
Il commando di amici, tra i 23 e i 31 anni, dunque, si è introdotto nel condominio dello sposo creando il panico tra gli inquilini che si sono allarmati all’istante alla vista dei finti criminali. I quali si era scordati persino di togliere il tappo rosso alle estremità dei fucili, come imposto dalla legge. Nel trambusto pare che un anziano vicino abbia accusato un malore per lo spavento.
Lo scherzo è, quindi, terminato al commissariato dopo che i vicini di casa hanno chiamato le forze dell’ordine. La volante si è presentata prontamente nei pressi del condominio. In seguito i 9 sono stati denunciati per procurato allarme.