Qualcuno l’ha definita “la maledizione del Titanic”, altri un macabro scherzo del destino. I passeggeri del sottomarino Titan, nella giornata di ieri sono stati ufficialmente dichiarati morti anche dalla società stessa proprietaria del mezzo subacqueo, l’OceanGate: “Sono tutti morti”. Tra i familiari delle vittime c’è anche Wendy Rush, moglie del Ceo Stockton Rush, anch’egli coinvolto nella tragedia. La donna è risultata essere discendente di alcuni passeggeri morti nel naufragio del Titanic, nel 1912: oltre al danno, dunque, anche la beffa.
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I 2 signori che nel film sono abbracciati nel letto, mentre l’acqua li sommerge, sono ispirati alle gesta degli avi di Wendy Rush
Originaria di Hollings Weil, Wendy Rush è la pro-pronipote di 2 ricchi passeggeri del Titanic che furono tra le 1518 vittime del naufragio. Di loro c’è traccia anche nel famoso film di David Cameron relativo al Titanic. I 2 signori, che nel film si abbracciano nel letto mentre l’acqua velocemente li sommerge, sono ispirati proprio alle gesta degli avi di Wendy Rush.
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La vera storia di Isidor e Ida Straus
Da quanto riportato dal “New York Times”, secondo resoconti dell’epoca, Isidor Straus, avo della moglie del Ceo di OceanGate, rifiutò di salire a bordo di una scialuppa di salvataggio, per permettere a donne e bambini di mettersi in salvo. La moglie dell’uomo, Ida, scelse di restare insieme al marito fino alla fine ed entrambi morirono a bordo del transatlantico. Una scelta eroica compiuta dai 2, che era torna d’attualità più che mai, per via della tragica fine del sottomarino Titan.
Wendy Rush, sposata con Stockton dal 1986, aveva più volte effettuato immersioni a bordo del Titan
Wendy Rush, dunque, sposata con Stockton dal 1986 ha preso parte più volte alle spedizioni subacquee insieme al marito. La donna, direttrice delle comunicazioni dell’azienda, era anche membro del consiglio di amministrazione della fondazione benefica della società OceanGate. Un lutto incredibile, dunque, ha colpito la donna, che a distanza di 122 anni avrà un altro affetto familiare tristemente disperso in mare.