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Gli inquietanti rumori captati (AUDIO-VIDEO): come sono morti i passeggeri del Titan?

Gli inquietanti rumori captati (AUDIO-VIDEO) come sono morti i passeggeri del sottomarino Titan

Gli inquietanti rumori captati (AUDIO-VIDEO) come sono morti i passeggeri del sommergibile Titan

La ricostruzione della tragedia del Titan: ecco come sono morti i cinque avventurieri che si sono immersi per far visita al relitto del Titanic

Cos’erano quei rumori captati dai sonar un paio di giorni fa e come sono morti i cinque passeggeri a bordo del sottomarino Titan in missione per far visita al relitto del Titanic? Perché è avvenuta l’implosione del sommergibile? Sono domande che si stanno ponendo milioni di persone in queste ore, soprattutto i familiari delle cinque vittime, tra cui un padre e un figlio (piuttosto refrattario all’idea di avventurarsi nella missione, iniziativa intrapresa solo per compiacere il papà). Secondo i ritrovamenti effettuati, tra cui il telaio di atterraggio e la parte retrostante del mezzo subacqueo, è abbastanza chiaro che il Titan sia imploso e che questo sia avvenuto esattamente nei momenti in cui sono cessate le comunicazioni con la nave Polar Prince, un’ora e 45 minuti dopo l’immersione.

Nel video di cui sopra avete sentito i rumori captati durante le operazioni di ricerca e salvataggio da parte dei soccorritori. Se la ricostruzione è corretta, si è trattato di “rumore di fondo dell’Oceano”, sebbene il ritmo dei colpi faccia subito pensare ad altro. Non si chiarisce definitivamente il motivo dei rumori nel contenuto. Tuttavia, il sommergibile sarebbe collassato verso l’interno, come afferma Guillermo Soehnlein, il cofondatore della OceanGate Expetiditions: “Quando si opera in profondità, la pressione è così grande che, se si verifica un guasto, può esserci un’implosione istantanea”.

Pressione e guasto meccanico sarebbero il binomio fatale secondo gli esperti. Soenhlein è l’unico fondatore della OceanGate ancora in vita dopo la tragedia: l’altro era Stockton Rush, tra le cinque vittime del Titan. L’implosione sarebbe avvenuta per una perdita di pressione del sommergibile che, essendo un modello sperimentale, non prevedeva la camera di pressione in acciaio, bensì di titanio e fibra di carbonio composita.

La causa dell’implosione

Per gli esperti sarebbe stata una mossa avventata, insolita, in quanto il titanio “può adattarsi a una vasta gamma di sollecitazioni senza che rimanga alcuna deformazione permanente misurabile dopo il ritorno alla pressione atmosferica”. Segue le sollecitazioni, adattandosi “alle forze di pressione”, restringendosi in tal caso, per poi “ri-espandersi” quando le stesse “vengono alleviate”. Al contrario, il composito in fibra di carbonio “è molto più rigido e non ha lo stesso tipo di elasticità”. Ad avere la meglio, fatalmente, è stata proprio la differenza dei materiali, con quello composito che potrebbe aver sofferto la “delaminazione che porta ad una separazione degli strati di rinforzo”.

Dunque, “spinto dal peso di una colonna d’acqua di 3.800 metri, (il sommergibile, ndr) si sarebbe immediatamente accartocciato su tutti i lati. Molto probabilmente i passeggeri non hanno neanche fatto in tempo ad accorgersi del problema e, secondo la prof. Aileen Maria Marty, ex ufficiale della Marina statunitense, “tra i tanti modi in cui possiamo morire, questo è indolore”. Proseguono le ricerche delle vittime, ma secondo gli esperti sarebbe “tempo perso” e quindi un evento alquanto “improbabile”.

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