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L’ultimo saluto a Francesco Nuti, in centinaia per i funerali dell’attore

Francesco Nuti

Francesco Nuti Funerali

Si sono svolti nella basilica di San Miniato i funerali di Francesco Nuti in forma privata con familiari e amici storici

A salutare per l’ultima volta Francesco Nuti sulle colline di Firenze, dove si sono svolti i funerali dell’attore e regista, c’erano proprio tutti gli amici storici. Da Carlo Conti a Pieraccioni e Panariello e poi Valeria Solarino, Gianfranco Monti e Nicola Pecci. Marco Masini si è esibito nel canto “Sarà per te“, celebre brano di Nuti.

Alcune decine di tifosi della Viola hanno omaggiato l’artista deponendo vicino al feretro un cappellino e una sciarpa della curva Fiesole, da anni molto vicina a Nuti. Tanta la commozione e commoventi sono state le condoglianze alla figlia Ginevra, ad Annamaria Malipiero, al fratello Giovanni, visibilmente emozionato, e alla nipote Margherita.

La cerimonia è stata presieduta dall’abate della basilica di San Miniato, Padre Bernardo Gianni. Nel corso della funzione ha anche ricordato alcune delle più celebri frasi delle pellicole di Nuti. Tra queste “O vinci al Totocalcio, o tu sposti la chiesa, o tu vai in Perù” tratta dal film del 1982 di Maurizio Ponzi Madonna che silenzio c’è stasera. Inoltre l’abate ha dichiarato: “Quando ero studente al Cigognini di Prato fui spettatore delle riprese di un suo film, Madonna che silenzio c’è stasera. È un bel ricordo di gioventù.”

E ha proseguito con parole toccanti che hanno coinvolto i fedeli, i familiari e gli amici presenti:

“È molto importante vivere questa liturgia non come un funerale. È un gesto di mistero ed è importante chiudere gli occhi, sprigionare la fantasia dei nostri cuori – ha detto l’abate – Da 12 ore sto vedendo YouTube per dire qualcosa di decente. Ginevra e Annamaria sanno che io non ho alcuna competenza cinematografica per poter rendere giustizia della sua arte. Io parlo col cuore in mano. Il volo di Francesco sia reso perfettamente limpido e trasparente, senza alcuna opacità”.

Un ultimo saluto, dunque, per un artista amato da tutti ma che nell’ultimo periodo della sua vita non ha ricevuto il degno sostegno che avrebbe meritato. Sfortunato persino nel giorno della sua morte, offuscata da un’altra celebre dipartita, quella di Silvio Berlusconi.

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