Quattro volte presidente del Consiglio, fondatore di Fininvest, Mediaset, leader di Forza Italia e presidente più vincente della storia del Milan: Silvio Berlusconi è morto all’età di 86 anni

Lutto nel mondo della politica: Silvio Berlusconi è morto questa mattina, presso l’ospedale San Raffaele di Milano.
Il leader di Forza Italia aveva 86 anni: lo scorso venerdì, dopo un ricovero di 45 giorni, il Cavaliere era tornato a casa. Era ricoverato a causa di una leucemia mielomonocitica, che gli aveva provocato una polmonite.
Questa mattina, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava la compagna Marta Fascina.
Silvio Berlusconi è l’uomo che ha cambiato la politica italiana: ripercorriamo i tratti più salienti della sua carriera, dalla discesa in campo alla presidenza del Consiglio, passando per i processi.

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La discesa in campo di Silvio Berlusconi: il discorso del 26 gennaio 1994

“L’Italia è il paese che amo”: l’ascesa di Berlusconi

Figlio dell’impiegato Luigi e della segretaria Rosa Bossi, Silvio Berlusconi cresce in un ambiente della piccola borghesia milanese: trascorre la sua infanzia nel Basso Varesotto, dapprima a Saronno e poi, durante l’occupazione tedesca, a Lomazzo, mentre il padre si era rifugiato in Svizzera.
Cresciuto nel quartiere Isola, nel 1954 consegue la maturità al liceo classico salesiano Sant’Ambrogio di Milano. Dopo la scuola, il giovane Berlusconi si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Milano, dove si laurea nel 1961 con 110/110 con lode.
Dopo le prime saltuarie esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme all’amico Fedele Confalonieri, Berlusconi inizia l’attività di agente immobiliare, per poi diventare un imprenditore di successo, al punto che nel 1977 riceve la nomina di Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Giovanni Leone.
L’ingresso in politica arriva nel 1993, in seguito al vuoto politico successivo a Tangentopoli.
Dall’esperienza dei club dell’Associazione Nazionale Forza Italia, Berlusconi dà vita a Forza Italia, uno schieramento di centrodestra che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra.
Il 26 gennaio del 1994, attraverso una dichiarazione preregistrata a tutte le televisioni, annuncia la sua discesa in campo.

L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita, il mio mestiere d’imprenditore. Qui ho anche appreso, la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo, e di occuparmi della cosa pubblica, perché non voglio vivere in un Paese illiberale governato da forze immature, e da uomini legati a doppio filo, a un passato politicamente ed economicamente fallimentare”.

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Il primo governo Berlusconi e le dimissioni

Così, ribaltando ogni sondaggio, il 27 marzo del 1994, Forza Italia si impone, anche grazie all’aiuto della Lega Nord di Umberto Bossi e AN di Gianfranco Fini.
Il primo governo Berlusconi resiste soltanto un anno, è la Lega Nord a negare la fiducia al governo. Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro non può che accogliere le dimissioni di Berlusconi.
Al suo posto viene formato un governo tecnico guidato dal Ministro del tesoro uscente, Lamberto Dini
Due anni più tardi, nel 1996, Berlusconi ci riprova, stavolta senza i leghisti, ma non viene eletto.
Il Cavaliere è indagato per falso in bilancio, frode fiscale e corruzione giudiziaria e le elezioni vengono vinte da Romano Prodi, a capo dell’Ulivo.
Dunque, resta all’opposizione, per alcuni anni, per poi essere rieletto nel 2001.
Grazie allo slogan “meno tasse per tutti” e attraverso un linguaggio diretto ed efficace, Berlusconi riesce ad entrare nelle case degli italiani.
Il secondo governo Berlusconi nasce del 2001: durerà fino al 2005.
Infatti, dopo la sconfitta alle elezioni regionali e l’uscita dal governo dei ministri dell’Udc e del Nuovo Psi il governo cade.
Il 20 aprile, il premier sale al Quirinale e si dimette con il primato di essere il governo più longevo della storia repubblicana: rimane in carica per 1.412 giorni.

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Il terzo e il quarto governo Berlusconi

Ma appena tre giorni dopo, il 23 aprile del 2005, nasce il terzo governo Berlusconi, che dura un anno e 24 giorni: infatti alle elezioni del 2006, Forza Italia viene sconfitta da Romano Prodi, che a sua volta resterà in carica per due anni.
Il 18 novembre 2007, in piazza San Babila, a Milano, mentre il partito sta raccogliendo le firme contro Prodi, Berlusconi annuncia un nuovo partito: il Popolo della Libertà (Pdl).
L’anno dopo, alle elezioni politiche, la nuova formazione del PdL, che unisce Forza Italia e Alleanza Nazionale, assieme a gruppi minori di orientamento democristiano e liberale, si attesta come primo partito italiano.
Nasce così il quarto governo Berlusconi: dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011, Berlusconi è nuovamente alla guida del Paese. La crisi finanziaria e le pressioni dell’Europa portano a un nuovo crollo del governo: gli succede Mario Monti.
Silvio Berlusconi non sarà mai più a capo del governo: ma la sua presenza nella scena politica italiana rimane costante e influente.

Renzi e Berlusconi siglano il Patto del Nazareno

Le elezioni del 2013 e il Patto del Nazareno

Appena due anni dopo, Silvio Berlusconi è ancora protagonista nella scena politica italiana: le elezioni politiche del 2013 vede il Partito Democratico sostenuto dal Popolo della Libertà.
Dopo la fine del governo Letta e l’ascesa di Matteo Renzi, il Cavaliere e l’ex sindaco di Firenze siglano un accordo verbale chiamato “Patto del Nazareno“.
Dopo 19 anni di attività politica, il 27 novembre 2013, l’aula del Senato conferma la decadenza di Berlusconi da senatore. Il Parlamento applica la legge Severino (contestata dal centrodestra), dopo la sentenza di condanna in via definitiva del Cavaliere per frode fiscale a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. A marzo del 2014, la Cassazione conferma l’interdizione dell’ex premier da 2 anni dagli uffici pubblici: Berlusconi è incandidabile.
Così, il giorno dopo per protesta reagisce e si autosospende dalla carica di Cavaliere del Lavoro.
Sconta la condanna con l’affidamento ai servizi sociali presso una residenza per anziani a Cesano Boscone, in provincia di Milano.

L’alleanza del centrodestra tra Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

L’alleanza del centrodestra: Meloni, Berlusconi e Salvini

In occasione delle elezioni politiche del 2018, è costretto a giocare un ruolo di secondo piano, pur rimanendo leader della lista “Forza Italia – Berlusconi Presidente”.
Dunque, sale al Quirinale insieme agli altri esponenti del centrodestra e indica Matteo Salvini come premier. Ma le alleanze nel centrodestra cambiano e nasce il primo Governo Conte.
Ma nel mese di maggio il Tribunale di Sorveglianza di Milano lo riabilita dalla pena per frode fiscale e dunque torna candidabile.
Nel 2019, fa registrare un record: a 82 anni, con 560mila preferenze, diventa l‘eurodeputato più anziano dell’IX legislatura, mentre nel nostro Paese nasce il secondo governo Conte.
Viene eletto nel collegio uninominale Lombardia. Il suo nome torna tra gli scranni come possibile candidato alla presidenza del Senato, ma l’ex Cavaliere mette a tacere i rumor.
Nasce dunque il governo Giorgia Meloni, di cui Berlusconi è sostenitore.

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