Presso il Policlinico Gemelli di Roma per la prima volta al mondo verrà effettuata una gastroscopia senza l’utilizzo invasivo del tubo, attraverso una video pillola “intelligente”.

Sembra fantascienza ma è realtà. E sta accadendo proprio a Roma, al Policlinico Gemelli. Per effettuare una gastroscopia basterà ingerire NaviCam Stomachica System, una video pillola “intelligente” del diametro di quasi 12 millimetri e 27 di lunghezza. Questa pasticca è provvista di una precisissima microcamera in grado di muoversi in modo autosufficiente attraverso il nostro stomaco. La tecnologia è cinese, essendo sviluppata dalla Ankon Technologies di Wuhan. Ma studio e sperimentazione è tutta nostrana e verrà effettuata per la prima volta durante il congresso EndoLive di Roma dal 24 al 26 maggio.

Innovazione al servizio della scienza medica

È un traguardo storico per il nostro paese, nonché per la tecnologia al servizio della scienza medica. Infatti, la prima gastroscopia senza tubo è basata su un’innovativa tecnologia che permette di appurare attraverso lo stomaco il percorso della NaviCam, che può muoversi autonomamente o con l’aiuto di comandi in remoto.

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Video capsula per la gastroscopia a Roma. Come funziona?

Questa rivoluzionaria video-pillola robotizzata è la svolta definitiva in questo campo poiché esula dall’utilizzo del fastidioso tubo per gastroscopia e di anestesie. Basterà un bicchiere d’acqua, ingurgitare la video capsula (grande quanto una compressa di un comune antibiotico, per intenderci) e lei farà tutto. Successivamente individuerà potenziali lesioni all’interno delle pareti dello stomaco grazie a un software che analizza i dati e per mezzo di un ingegnoso algoritmo di intelligenza artificiale.

Inoltre, è “usa e getta”. Dunque, viene espulsa in modo del tutto ordinario e naturale, senza la necessità di essere riutilizzata.

Questo genere di tecnologia esiste già da svariati anni per permettere di filmare le cavità, ad esempio dell’intestino tenue, metodo meno complicato rispetto all’ispezione dello stomaco.

Controindicazioni e persone a rischio

Come per ogni tipo d’innovazione nel campo medico, bisogna tener presente, tuttavia, le controindicazioni che in questo caso possono riguardare soggetti con pacemaker cardiaci o aventi stenosi gastrointestinale.

Ancora non si sa nulla riguardo il suo utilizzo negli ospedali italiani o in quelli stranieri ma la notizia fa ben sperare specialmente i timorosi che non vedranno l’ora di mandare in pensione i fastidiosi e invadenti tubi.