Immaginate di tornare a casa in anticipo dopo una giornata di lavoro e di avvertire l’esigenza di godervi un po’ di meritato riposo: magari pensavate di rilassarvi sul divano o di preparare qualcosa per cena, ma al vostro rientro in casa vi ritrovate improvvisamente catapultati sul set di un film a luci rosse.

Ebbene, non state sognando, perché è successo davvero: nella periferia di Ostia, precisamente a Dragona in via Giuseppe Marra, dove un 35enne, che viveva in affitto con un coinquilino, ha raccontato alle forze dell’ordine di aver ritrovato all’interno dell’abitazione circa una ventina di persone, tra cui il proprietario, che si aggiravano per casa nudi, tra pose osé, telecamere e microfoni.

L’uomo è stato accolto in casa dal proprietario, che conservava una copia delle chiavi per situazioni di emergenza: il 35enne, esterrefatto dalla scena presentatasi davanti ai suoi occhi, ha iniziato ad inveire contro il padrone di casa e la discussione è sfociata in una violenta lite, come riportato dal Messaggero.
Per placare gli animi si è dovuti ricorrere all’intervento della polizia, a cui l’affittuario ha raccontato la curiosa vicenda.

Tuttavia, prima dell’intervento degli agenti del X distretto di Polizia Lido, l’intero set della pellicola per adulti, tra cui il regista, gli attori, le comparsi e i cameramen, si è volatilizzato.

I fatti risalgono allo scorso 20 novembre: il 35enne ha dichiarato che al suo rientro a casa “c’erano almeno venti persone, uomini e donne”. Ma non si trattava di una festa organizzata a sua insaputa: l’appartamento era stato trasformato nel set di un film pornografico.

Ostia, girano un film porno in casa sua mentre è al lavoro: “Chissà quante altre volte sarà successo”

Tuttavia, nonostante la furiosa lite tra affittuario e locatario, non è scattata alcuna denuncia.
E quindi è impossibile portare avanti l’inchiesta: l’ipotesi resta quella di procedere per violazione di domicilio. In ogni caso, la segnalazione è arrivata al magistrato Francesco Basentini, pm della procura di Roma.
Inoltre, il sospetto del 35enne è quello che non sia stato un caso isolato: “Chissà quante altre volte sarà successo”- ha riferito l’affittuario agli agenti di polizia.

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