Il parto era previsto per il 5 aprile, ma la piccola Greta aveva fretta di nascere e così, il 25 marzo, alle ore 20:10, è venuta al mondo nella sua casa di Somma Lombardo. Intorno alle 19 di venerdì, come racconta il papà di Greta, Alessandro Panzera, sono arrivate le prime blande contrazioni a sua moglie, Valeria Albizzati, di 36 anni. Tuttavia, i medici li hanno rassicurati sul fatto che tutto fosse nella norma e che il parto non fosse imminente.

Il giorno dopo, però, in serata, le contrazioni sono aumentate e si sono fatte più dolorose fino a rompere le acque. A quel punto, Alessandro Panzera, 39enne artigiano nel settore metalmeccanico, ha portato Achille in camera per tranquillizzarlo, il suo primogenito di 4 anni. Poi ha chiamato il 112, ma gli operatori lo hanno messo in attesa perché non c’era nessun medico disponibile.

“Dopo qualche secondo di terrore perché non piangeva, Greta ha emesso i primi vagiti”

“Ho visto la testolina della bambina e ho capito che nn potevamo aspettare nessuno ma dovevamo cavarcela da soli – ha raccontato Panzera a Varesenews – Con la terza spinta è uscita metà e con la quarta mi sono trovato la bambina in braccio. Dopo qualche secondo di terrore perché non piangeva, Greta ha emesso i primi vagiti e l’ho data alla mamma, tirando un enorme sospiro di sollievo.”

“È successo tutto in 20 minuti”, ha continuato il 39enne, improvvisato ostetrico per necessità senza strumentazione medica, né esperienza sul campo. Dopo il parto, Alessandro Panzera è riuscito finalmente a parlare con un medico e dopo una decina di minuti è arrivata anche l’auto medica. Ora mamma e figlia sono in ospedale a Busto Arsizio e stanno benone, la nascita della piccola Greta è stata registrata alle 20:26 di sabato 25 marzo.

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