Nello stabilimento Bulgari, a Valenza, circa 200 addetti dei 600 lavoreranno per due anni 7 ore invece che le consuete 8: è un’iniziativa nata per approcciare l’orario lavorativo ridotto e per una questione organizzativa. Tuttavia, il salario rimarrà sul fuso orario delle 8 ore.

Questa riduzione nasce per l’appunto per ragioni organizzative. Bulgari sta investendo nel raddoppiare il suo impianto. “Questo significa che tra due anni avrà 1200 addetti”, ha spiegato il Fiom dell’azienda del lusso a 5 stelle, Maurizio Cantello.

L’accordo innovativo è stato velocizzato dalla presenza dei cantieri in loco, che ha costretto la fabbrica ad attuare la modifica dei turni, Così, si è riusciti a “siglare un accordo innovativo”

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Sarà un test l’orario lavorativo ridotto: se funzionerà, sarà rinnovato

La questione della settimana corta o la riduzione di orario è uno dei temi caldi della Cgil: “Lavorare meno, lavorare tutti, guadagnare di più”. Questo è quanto sarebbe proposto per rendere più produttive le ore trascorse in ufficio o in fabbrica.

In Italia, al momento, si lavora più ore rispetto gli altri Paesi europei ma con una produttività inferiore, anche se la poca produttività è anche data dalla poca formazione e dalla tecnologia.

Questa riduzione durerà 4 anni, ma si pensa all’eventualità di rinnovare l’accordo anche per il futuro qualora la produttività rimanesse la stessa o addirittura migliorasse. Allora, si avrebbero i presupposti per prorogare il sistema di lavoro organizzativo.

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