Blanco perde la testa e prende a calci i fiori di Sanremo. La prima del Festival di Sanremo ha raggiunto numeri importanti: sei italiani su dieci hanno guardato la gara canora. Il Festival, si sa, attira critiche, simpatie, delazioni, ma alla fine è l’unico focolare mediatico in cui si riuniscono le famiglie italiane. Possiamo disquisire su tutto: sulle canzoni, sulla scelta degli abiti, sul monologo di Chiara Ferragni. Ma su un particolare mi voglio soffermare: la rabbia di Blanco, che l’anno scorso insieme a Mahmood ha vinto il Festival con la canzone “Brividi”.

Quando ormai era notte inoltrata, Blanco, chiamato a cantare un altro pezzo, ha avuto un problema tecnico: non sentiva il ritorno della sua voce in cuffia. E allora ha perso la testa. Ha iniziato a distruggere la scenografia, ha preso a calci i vasi e anche i fiori, che sono anche la storia di Sanremo. Non so voi, io l’ho visto e sono rimasto sbigottito soprattutto nel sentire la giustificazione successiva. Quando il brano è finito e il pubblico ha iniziato a fischiare pesantemente Blanco, chiedendo che uscisse fuori e non tornasse mai più, lui ha teorizzato che la musica è divertimento. E che siccome non sentiva, devastare il palco per lui era motivo di giubilo.

Blanco distrugge la scenografia di Sanremo prendendo a calci i fiori: il punto

Ora: in un Festival dove la parola chiave è “lotta alla violenza”, quella verbale, quella fisica, quella psicologica, il gesto di Blanco non solo è apparso stonato, ma sembrava la reazione stizzita di un “bimbominchia”, si chiamano così: siccome non riesce a tirare in porta, buca il pallone. Credo che un palco importante come l’Ariston meriti più rispetto, ma soprattutto i milioni di telespettatori che stanno a casa e che non meritano pagine di televisione così brutte.

Blanco prende a calci i fiori di Sanremo: se ci fosse stato Pippo Baudo a condurre? Sarà anche bravo e seguito Blanco, non lo metto in dubbio, ma un vero artista, se canta dal vivo e ha un problema, va avanti o si ferma, non distrugge ciò che ha di fronte. Blanco, insieme a quei fiori e a quei vasi, ha distrutto un pezzo della sua carriera. Bene ha fatto Amadeus a non farlo ricantare. Forse, se ci fosse stato Pippo Baudo a condurre, uno così lo avrebbe preso a calci nel sedere.

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