Bruciati 20mila euro di buoni fruttiferi postali nascosti nel camino: è quanto accaduto a Roma, quartiere Monteverde. Un “Natale da dimenticare” per i coniugi residenti in via dei Quattro Venti. “Quando ho visto le fiamme, stavo per svenire”, ha raccontato Mario.
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Donna accende il camino per Natale e brucia 20mila euro di buoni fruttiferi postali dove il marito Mario, proprietario dell’immobile in via dei Quattro Venti nel quartiere Monteverde di Roma, li aveva nascosti: “Lo credevo un luogo sicuro”
Mario, il proprietario dell’immobile nel quartiere capitolino, ha confessato di aver optato per quel nascondiglio alquanto in solito sperando di eludere eventuali furti dei ladri. L’obiettivo era quello di rendere i buoni postali piuttosto difficili da trovare. “Pensavo fosse un luogo sicuro dove i ladri non sarebbero mai andati a cercare”.
Accende il camino e brucia 20mila euro di buoni postali: “Mia moglie non sapeva che li avevo nascosti nel camino e non ho fatto in tempo a toglierli da lì”. Il problema per Mario però è sorto per un’iniziativa della moglie che aveva deciso di accendere il camino per far fronte alle temperature fredde, tipiche della stagione. “Mia moglie non lo sapeva che li avevo nascosti lì – ha proseguito l’uomo – Ogni anno, prima di accendere il fuoco, li spostavo”. Questa volta non ha fatto in tempo e Mario ha perso 20mila euro in men che non si dica.
Buoni fruttiferi postali: calcolo, a 30 anni, rendimento, come funzionano; 3×4, 3×2, 4×4 e 5×5
Cartacei o dematerializzati, i buoni fruttiferi postali si maturano dopo un periodo di tempo che può essere breve o a lungo termine. Si versa denaro sul quale si maturano interessi periodici e il detentore dei buoni può ottenere la restituzione del capitale quando preferisce. Il rendimento dei Bfp varia in base al tipo di buono, la loro durata massima è di 25 anni.

Brucia buoni fruttiferi postali nascosti nel camino: di seguito il loro rendimento.
5 anni: 0,05%
10 anni: 0,20%
15 anni: 0,35%
20 anni: 0,90%
A questo va aggiunta anche la ritenuta fiscale sugli interessi pari al 12,5%. Nei casi in cui il portafoglio buoni superi 5mila euro, bisognerebbe assolvere l’imposta di bollo del 0,20% p.a.
Nel caso in cui il portafoglio buoni abbia un valore complessivo superiore a 5.000€, inoltre, sarà necessario assolvere l’imposta di bollo del 0,20% p.a. Esistono i Bfp 3×4, ideali per chi investe a lungo termine fino ad un massimo di 12 anni; 3×2, per un periodo massimo di 6 anni; 4×4, ovvero un investimento decisamente a lungo periodo con possibilità di maturare interessi ogni quattro anni e di poter concludere il contratto in qualsivoglia momento, conservando il ricavo ottenuto nei quadrienni precedenti.
Donna brucia buoni fruttiferi postali nascosti dal marito nel camino: gli altri rendimenti.
Il rendimento dei Bfp 3×4
3 anni: 0,25%
6 anni: 0,30%
9 anni: 0,70%
12 anni: 1,00%
La tassazione sugli interessi è sempre agevolata al 12,50%.
Il rendimento dei Bfp 3×2
3 anni: 0,25%
6 anni: 0,35%
Brucia buoni fruttiferi postali in un quartiere di Roma per accendere il camino: i calcoli. Anche qui si aggiunge al calcolo la ritenuta fiscale sugli interessi del 12,5% e l’imposta di bollo dello 0,20%, sempre se il valore del portafoglio buoni vada oltre ad un valore di 5.000€.
Il rendimento dei Bfp 4×4
4 anni: 0,25%
8 anni: 0,60%
12 anni: 0,90%
16 anni: 1,25%
La tassazione sugli interessi è sempre agevolata al 12,50% e in questo caso non sono previste spese di gestione, rimborso o sottoscrizione.
Il rendimento dei Bfp 5×5
Brucia buoni fruttiferi postali: il 5×5.
5 anni: 0,10%
10 anni: 0,20%
15 anni: 0,40%
20 anni: 0,75%
25 anni: 1,50%
5×5: introdotto di recente, emanato dalla cassa Depositi e Prestiti, il buono fruttifero postale 5×5 è stato dedicato proprio a chi vuole investire a lungo raggio, con una durata complessiva di 25 anni. Gli interessi maturano al termine di ogni quinquennio e anche in questo caso è possibile richiedere il denaro investito in qualsiasi momento.