La nuova vita di Irene Pivetti: da ex presidente della Camera a cassiera in un centro sociale. L’ex parlamentare e presidente della Camera ha cambiato radicalmente la sua vita ed ora lavora come cassiera in un centro sociale a Monza dopo la vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta. Nel 2021 è scoppiato il putiferio in merito alle mascherine cinesi con la confisca di circa 4 milioni di euro. Infatti la Pivetti è indagata per evasione fiscale da novembre 2021: “A 58 anni mi hanno distrutto la vita, ma per fortuna questo nuovo lavoro mi rende serena, mi fa sentire utile”.

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Irene Pivetti: da ex parlamentare a cassiera, le interviste rilasciate a “Chi” e “Gente”: “Mi hanno privata di tutti i miei averi e diritti”

L’ex parlamentare ha rilasciato un’intervista al magazine Chi raccontando com’è cambiata la sua vita con il nuovo lavoro al centro sociale di Monza. La Pivetti vive con uno stipendio di 1000 euro al mese, non ha la macchina, e, lavorando dalla mattina alla sera, dorme in un posto vicino al centro per stare più comoda.

Le parole di Irene Pivetti in un’intervista a Gente: “Mi hanno privata di tutti i miei averi e diritti. Non volevamo allacciarmi la luce. Niente lavoro. Niente conto in banca. Nulla: soltanto gli amici della cooperativa di Monza mi hanno accettato con entusiasmo. È la mia vita, mi sento utile, lavoro dalle 7 e mezza del mattino alle 10 di sera”.

Nonostante tutto Irene Pivetti non si arrende. Anzi, si dice essere “più sicura e serena adesso che allora”. “Il dolore fa parte della vita: a volte ci fa diventare già forti. Ora che hanno mandato in pezzi la mia vita, non ho più nulla. Mi resta solo l’onore”. E aggiunge di essere tranquilla e fermamente convinta della sua innocenza in qualità di imprenditrice: “Ho pagato le tasse e non ho fatto nulla di illegale – ha spiegato Irene Pivetti – Ma dopo la pandemia ci voleva un caso eclatante per mettere a tacere gli altri scandali occulti di quel periodo. Io ho fatto tutto alla luce del sole, con il mio nome: avevano bisogno di un capro espiatorio”.

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