La Farnesina ribadisce il “convinto sostegno all’Ucraina” dopo gli attacchi che questa mattina hanno risvegliato Kiev. Si contano 10 esplosioni e un tragico bilancio, temporaneo, di 11 morti e 64 feriti. Le esplosioni hanno interessato alcuni quartieri del centro, compreso il distretto di Shevchenko, lo ha dichiarato il sindaco Klitchko.
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“Piena condanna e massima indignazione”: così la Farnesina dopo gli attacchi a Kiev, in Ucraina
“L’Italia è inorridita dai vili attacchi missilistici che hanno colpito stamane il centro di Kiev e altre città ucraine – così dalla Farnesina in una nota – Ribadiamo il fermo e convinto sostegno all’Ucraina, al suo popolo e alla sua resilienza, ed esprimiamo al contempo piena condanna e massima indignazione per un gesto che aggrava le responsabilità russe nel contesto della sua ingiustificabile aggressione”.
10 esplosioni a Kiev: la vendetta dei russi dopo l’attacco al ponte Kerch
Putin serve la sua vendetta all’Ucraina dopo l’attacco al ponte Kerch di qualche giorno fa, il principale collegamento con le truppe russe impegnate in Crimea e nell’Ucraina meridionale occupata. Kiev non subiva un attacco diretto dallo scorso 26 giugno.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha condiviso i video che mostrano i duri attacchi nella capitale del Paese, con auto distrutte e incendi ancora per le strade di Kiev dopo le esplosioni. “Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra – ha scritto il presidente attraverso i social – Distruggi la nostra gente che dorme a casa a Zaporizhzhia. Uccidi le persone che vanno a lavorare a Dnipro e Kiev. L’allarme aereo non si placa in tutta l’Ucraina. Ci sono missili che colpiscono”.
Esplosioni a Kiev: “La mattina è difficile. Decine di missili, Shahid iraniani. L’obiettivo sono le strutture energetiche del Paese. Nelle regioni di Kiev e Khmelnytsky, Leopoli e Dnipro, Vinnytsia, regioni di Frankiv, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Zhytormyr, Kirovohrad, il Sud. Vogliono panico e caos, vogliono distruggere il nostro sistema energetico. Il secondo obiettivo sono le persone: l’ora e i luoghi degli attacchi sono stati scelti per causare il maggior danno possibile. Ma l’Ucraina era qui prima che apparisse il nemico, sarà qui dopo di lui”.