Il continuo progresso tecnologico, ha favorito una trasformazione della società, ridimensionando il proprio modo di vivere. Molte persone vengono completamente assorbite dai nuovi media e dai social network: è cambiato radicalmente il modo di comunicare, di informarsi, di lavorare e di studiare. Infatti a proposito di quest’ultimo punto, la rettrice Elena Ugolini, delle scuole Malpighi di Bologna, già sottosegretaria all’Istruzione durante il governo Monti, ha riferito all’Ansa di aver lanciato un’iniziativa approvata anche dal preside del liceo Marco Ferrari e da tutto il collegio docenti, di vietare l’utilizzo dei telefonini per (ri)portare alla luce, la bellezza della comunicazione “face to face” :”Sono appena tornata da un giro per i corridoi della scuola durante la ricreazione ed è uno spettacolo vedere che finalmente non ci sono 530 ragazzi con gli occhi piegati sui loro smartphone a mandare dei messaggi o vedere TikTok, ma 530 ragazzi che parlano tra loro, fanno merenda, si raccontano che cosa è accaduto nelle ore prima. Loro sono dipendenti dagli smartphone e questa dipendenza li porta sempre da un’altra parte, non riescono a vivere l’esperienza della bellezza degli sguardi e del vivere insieme”.

Potrebbe interessarti anche: Samantha Cristoforetti nuova comandante della Stazione Spaziale Internazionale

Continua, spiegando Elena Ugolini: “Pensavo che la prendessero peggio, ma i ragazzi sono disposti ad accettare sfide quando ci sono delle ragioni. Basti pensare che noi in media attiviamo il nostro cellulare 84 volte al giorno e digitiamo per 2.700 volte al giorno, è chiaro che viviamo sempre in questa dimensione”. Prosegue: “anche confortati da studi di neuroscienze che evidenziano come noi facciamo un grande danno ai nostri figli e ai nostri studenti quando li lasciamo in balia di certi strumenti continuamente. E il danno è che passano dal desiderio alla dipendenza, non sono più liberi, sono meno creativi”. Conclude, dicendo che dopo tanto tempo, finalmente la scuola riprenderà in presenza e senza l’utilizzo della mascherina: “Quest’anno ricominciamo finalmente in presenza senza mascherina e alcuni ragazzi, come quelli della terza liceo, li vediamo per la prima volta senza mascherina. Non avevamo mai visto i loro sorrisi e vogliamo goderci fino in fondo la possibilità della presenza”. Nella chat condivisa con una rete di altre 27 scuole su 11 Regioni, Ugolini racconta di avere ricevuto “messaggi di incoraggiamento e l’espressione del desiderio di attivare questo tipo di progetto”.