Ieri si è diffusa la falsa notizia della morte dell’attore romano Maurizio Mattioli. È stato lui stesso a smentire con un video apparso sui social. L’attore dice testuali parole:

Ciao, buonasera. È un po’ imbarazzante questa cosa ma volevo salutare tutti i miei fan che, numerosi, hanno mostrato affetto nei miei confronti. C’è stato un disguido, non so dovuto a cosa, dove si annunciava la mia morte. Me metto a ride’. Io sto bene sono vivo e vegeto, c’è stato qualche malinteso forse in occasione della morte di un’altra persona, alcuni hanno pensato, vedendomi in fotografia, che fossi io. Ma sono qua. Però una cosa buona c’è: quando sarà il momento, spero il più tardi possibile, mi rendo conto che avrei tanta gente che mi piange. Non può che farmi piacere, mi porterà bene per la mia… morte. Grazie, io sono qua“.

Il video della smentita di Maurizio Mattioli

Falso annuncio della morte di Maurizio Mattioli: c’è un precedente

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Non è la prima volta che accade un equivoco simile. Tuttavia stavolta l’attore ha reagito in modo diverso dopo aver realizzato che non si è trattato di un errore voluto ma casuale. Probabilmente Maurizio è stato confuso con l’omonimo fumettista, Massimo Mattioli, scomparso il 23 agosto del 2019. Proprio in questi giorni ricorreva l’anniversario di morte di quest’ultimo.

Il precedente risale allo scorso anno: “Menomale che sono resuscitato – disse ironizzando – Me la so’ vista brutta… Ero morto!“. In quell’occasione “qualche idiota e testa di c***o” si divertiva da tempo “a rompermi le scatole“. Secondo l’attore il “disturbatore” in questione avrebbe fatto “un gioco di parole con la moglie di Roger Moore” che si chiamava Luisa Mattioli, scomparsa lo scorso 5 ottobre.

Anche per l’occasione Maurizio ha fatto un video, sebbene in quella circostanza fosse particolarmente irritato: “Ora sono stanco, perché non do fastidio a nessuno. Avete allarmato la gente, mi hanno chiamato. Per piacere, piantatela con queste c*****e. Siete dei poveracci e non fate ridere nessuno. Basta. Io sono vivo e vegeto, alla faccia vostra“.