Dopo l’attentato di ieri all’ex premier giapponese Shinzo Abe, è aumentata la drammatica lista degli omicidi politici. Purtroppo non è la prima volta che un politico viene aggredito e, ancor peggio, ucciso. Nella brutale lista degli omicidi politici rivivremo i macabri attentati in ordine cronologico: dal primo storico assassinio nei confronti dell’imperatore romano Giulio Cesare, per poi arrivare all’ex primo ministro giapponese.
Vedi anche: È morto Shinzo Abe: l’ex premier giapponese colpito da due proiettili. Chi è l’attentatore
Omicidi politici: i 15 brutali precedenti
- Giulio Cesare: la morte dell’imperatore romano scatenò una serie di guerre civili. Giulio Cesare venne assassinato dal gruppo di senatori capeggiato da Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Bruto. L’evento risale al 44 a. C., era un 15 marzo.
- Abraham Lincoln: il politico statunitense è passato alla storia come il presidente che abolì la schiavitù oltre a contribuire all’arricchimento del Sud. Tuttavia venne ucciso proprio da un uomo del Sud degli Stati Uniti: si trattava dell’attore John Wilkes Booth. Era uno dei volti più noti e di maggior successo del teatro americano. Deluso dagli sviluppi della guerra civile americana, fanatico sudista, sparò un colpo di pistola calibro 44 alla testa del presidente dopo averlo raggiunto sul parco. Mentre stava per compiere il brutale gesto gridò “Sic semper tyrannis!” ovvero “così sia sempre per i tiranni!“. Abraham Lincoln perse la vita il 15 aprile del 1865.
- Itō Hirobumi: il primo ministro giapponese (quattro mandati per lui) venne assassinato da un nazionalista coreano il 26 ottobre del 1909. L’assassino, di nome An Jung-geun, era un attivista per l’indipendenza. L’omicidio avvenne in Cina, nella città di Harbin.
- Francesco Ferdinando: l’assassinio dell’arciduca ereditario d’Austria, e di sua moglie, fu la causa occasionale che scatenò la prima guerra mondiale. L’omicidio avvenne per mano del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip, il 28 giugno del 1914.

Fonte Wikimedia Commons
(Alexander Gardner)
Gandhi e il brutale omicidio di Lumumba
- Nicola II Romanov: il 17 luglio del 1918 morì l’ultimo imperatore russo, ucciso con la sua famiglia dai bolscevichi. Un’esecuzione brutale durata venti minuti. I corpi vennero portati nel bosco di Koptiakij e, una volta giunti sul posto, vennero denudati e fatti a pezzi prima di essere gettati in un pozzo.
- Mahatma Gandhi: il celebre politico, filosofo ed avvocato Gandhi, venne assassinato con tre colpi di pistola il 30 gennaio del 1948. A compiere l’omicidio Nathuram Godse, un fanatico indù radicale, legato oltretutto con il gruppo estremista Mahasabha. Secondo l’omicida Gandhi era la causa di cedimenti al nuovo governo del Pakistan e alle fazioni musulmane.
- Patrice Lumumba: ed è ancora il mese di gennaio lo spiacevole protagonista di questa lista. Era il giorno 17 del primo mese dell’anno 1961 quando il primo ministro del Congo indipendente venne giustiziato nella provincia separatista del Katanga in seguito ad un colpo di Stato. Il primo ministro dedicò la carriera politica alla lotta per l’indipendenza congolese dalle tradizioni tribali, nonché dagli interessi del Belgio. Nella data della morte venne trasportato in aereo a Elisabethville, oggi Lubumbashi, per essere poi consegnato alle truppe del leader del Katanga, Tshombe. Dopodiché fu trucidato. Dopo aver sepolto il cadavere venne dissotterrato per farlo a pezzi e dissolverlo poi nell’acido.
Altri tre omicidi politici nel nuovo millennio: Benazir Bhutto, Jo Cox e Shinzo Abe
- John Fitzgerald Kennedy jr: il celebre presidente americano venne ucciso a Dallas, in Texas, alle 12.30 del 22 novembre del 1963 dall’ex marine Lee Harvey Oswald. Il politico era in visita ufficiale alla città.
- Martin Luther King jr: il leader del Movimento per i diritti civili degli afroamericani venne assassinato con un fucile di precisione che lo colpì alla testa mentre era sul balcone del secondo piano di un motel nel quale soggiornava. Sebbene la corsa al St. Joseph’s Hospital, il danno cerebrale era ormai irreversibile. Un’ora e pochi minuti dopo essere stato raggiunto dal proiettile, venne annunciata la morte di Martin Luther King jr.

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- Robert Francis Kennedy: un drammatico bis per la famiglia Kennedy perché cinque anni dopo l’attentato di John, nella notte tra il 5 e il 6 giugno del 1968, venne ucciso anche il fratello Bob (o Bobby per gli amici). L’omicidio avvenne nella sala da ballo dell’Ambassador Hotel a Los Angeles. Bobby era lì per incontrare i suoi sostenitori e festeggiare le elezioni presidenziali vinte nelle primarie della California. Essendo ancora un candidato non aveva la scorta dei presidenti. Bob venne ucciso da colpi di pistola mentre guadagnava l’uscita della struttura.
Aldo Moro: l’assassinio delle Brigate Rosse
- Aldo Moro: undici proiettili nel cuore, ritrovato morto dopo ben cinquantacinque giorni dal rapimento all’interno di una Renault 4 rossa. Era il 9 maggio del 1978 e fu una pagina tragica del nostro Paese. Venne lasciato con l’auto a pochi metri di distanza dalla sede del Partito comunista e ad una distanza più o meno equidistante anche dalla sede del partito della vecchia Democrazia cristiana, il suo celebre partito. L’assassino fu Mario Moretti, tra i principali dirigenti delle BR (Brigate Rosse). Complice Germano Maccari. Prima della confessione di Moretti, arrivata diversi anni dopo, si pensò che a sparare fosse stato Prospero Gallinari.

Il nome dell’attentatore di Shinzo Abe
- Yitzhak Rabin: il primo ministro israeliano venne ucciso il 4 novembre del 1995 da Yigal Amir, un colono ebreo estremista. Rabin era impegnato in un comizio in difesa della pace a Tel Aviv. Al funerale, a Gerusalemme, furono presenti un milione di concittadini.
- Benazir Bhutto: la prima ministra del Pakistan (due mandati) venne uccisa il 27 dicembre del 2007 in seguito ad un attacco bomba. L’attentato si verificò al termine di un comizio a Rawalpindi, a 30 chilometri dalla capitale di Islamabad. Persero la vita almeno altre 20 persone, con decine di feriti. La politica pakistana morì in ospedale.
- Jo Cox: la deputata laburista venne sparata con tre colpi d’arma da fuoco da Thomas Mair, affiliato al movimento neonazista. L’uomo trascinò in strada il corpo ancora in vita della deputata e la accoltellò ripetutamente in strada, nei pressi di Leeds. Città dove poi Jo Cox morì quattro ore dopo.
- Shinzo Abe: la drammatica lista si conclude con l’omicidio dell’ex primo ministro del Giappone, raggiunto da due colpi di pistola sparati da Tetsuya Yamagami. L’uomo ha detto che era “insoddisfatto” della politica di Abe e che ha “sparato” poiché “frustrato“. L’uomo ha utilizzato un’arma rudimentale. Shinzo Abe stava tenendo un discorso nella città di Nara. Shinzo Abe è stato il presidente più giovane a ricevere l’incarico da primo ministro e il più longevo (si contano ben 2.822 giorni alla guida del governo nipponico)