Un’altra notizia che molto probabilmente non farà felici i cittadini italiani: aumenti in arrivo per i pedaggi autostradali. L’inflazione che sta colpendo l’Italia non si limita “solo” al cibo, alla benzina, alle bollette e ad altri beni di prima necessità.

Ad annunciarlo è l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi. L’aumento previsto sarà del +1,5% e verrà attuato con effetti immediati: “da fine giugno-luglio di quest’anno”. Secondo l’ad del gruppo è un “piccolo aumento previsto dal piano economico finanziario”.

Secondo quanto fatto notare da Tomasi, l’Aspi ha le tariffe bloccate dalla tragedia del Ponte Morandi del 2018 e a questo si aggiunge l’aumento dei costi dei materiali. Nella prima parte del 2022 “abbiamo avuto un incremento” che va “dal 20% al 30%” con voci di prezzo “superiori anche a questo” aggiunge l’ad.

Però questa non deve essere “una scusa” per bloccare “i nostri investimenti”. Anzi, si deve “continuare a investire nella speranza che poi ci sia anche un elemento speculativo che possa in qualche modo rientrare”.

La rettifica: “aumento in fase istruttoria

In un secondo momento però l’Aspi precisa che l’aumento “è ancora in fase istruttoria e non è stato deciso dalle istituzioni competenti”. Oltretutto la precisazione non è “consequenziale all’aumento dei costi dei materiali”.

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Aumento pedaggi autostradali 2022: la class action di Altroconsumo rileva un cantiere ogni 18 km sulle autostrade, gli aumenti degli ultimi 10 anni

Una class action promossa da Altroconsumo lo scorso anno ha dimostrato che nelle autostrade italiane si verifica la presenza di un cantiere ogni 18 chilometri percorsi in media. L’azione collettiva mira a dimostrare il cattivo stato di manutenzione delle autostrade d’Italia.

Sebbene i disagi però dal 2009 al 2018 si sono registrati aumenti complessivi del 28% nonostante il calo degli investimenti. È nata così l’idea un anno fa di risarcire gli automobilisti italiani. Altroconsumo era ricorsa ai dati emessi dall’Istat per risalire alla spesa media di ogni famiglia italiana nei pedaggi autostradali. Ed è di 88 euro.

Arriviamo a 880 euro” se si moltiplicassero gli 88 euro “per gli ultimi dieci anni”, avevano detto. Altroconsumo ha proposto una via equitativa da chiedere al Giudice, ovvero riconoscere almeno il 25% di questa cifra. Vale a dire “un risarcimento medio di 220 euro”.