Per gli amanti della commedia è facile associare il volto di Eleonora Giorgi a Nadia, il meraviglioso personaggio che interpretò in “Borotalco” per la regia di Carlo Verdone. Un’interpretazione così ben riuscita che le valse il David di Donatello in qualità di migliore attrice protagonista. In un’intervista di un paio d’anni fa, quando ancora non aveva la diagnosi della malattia contro la quale sta lottando da mesi, l’attrice si lasciò andare al racconto di più aneddoti sulla sua carriera. Gli amori, soprattutto.
Il ricordo di Borotalco
Sapevate che i riccioli biondi erano frutto di una parrucca indossata dall’attrice? Nadia è stata per il cinema una delle interpretazioni femminili più riuscite. Oggi è tornata a parlare di sé in una intervista rilasciata al Corriere della Sera e del film che proprio quest’anno ha compiuto 42 anni.
“Era un cast eccezionale”, esordisce l’attrice ricordando il terzo film alla regia di Carlo Verdone. “Con Moana Pozzi con poco seno” e “il genio di Angelo Infanti”, lui rappresentava “il cazzarone” romano, un genere “mai estinto”.
L’impatto del film sulla gente e sull’attrice
“Borotalco” ha segnato l’immaginario collettivo e in merito dice “a Roma ci sono delle gastronomie che in vetrina espongono sopra alle olive la scritta ‘so greche’”. Al tempo l’attrice era “all’apice del successo” e “qualcuno” le fece notare di rischiare di “perdere tempo dietro a questa cosetta”. Tuttavia, Carlo Verdone le disse: “Sarà un film leggero e profumato come il talco”, dopo averne “finalmente” deciso il titolo.
Un film che le valse “più che una consacrazione: è stato lo zenith”. Dopo quella parte, ne “sono arrivate altre importanti” come ad esempio “Mani di fata”. Un periodo di grande successo, che le fece rifiutare “persino Fantastico 83 con Gigi Proietti” per evitare “di sporcare il cinema con la televisione”.
Tuttavia, “di lì a poco, sarebbe stato il cinema” a farla fuori. Proprio il grande schermo, “che ci vivevo da quando ero piccola”. Nell’intervista al Corriere, l’attrice ha parlato a tutto tondo di sé e lo ha fatto partendo proprio da quando era una bambina: “Nasco pariolina”.
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Le origini e la rivalità con la Muti
La sua era una “famiglia piuttosto conosciuta”. La madre “super cattolica, cinque figli nati in quindici anni” e poi la nonna inglese, che “guidava la macchina e parlava come Stanlio”. In seguito, il padre abbandonò la famiglia perché si innamorò della costumista e scenografa Giulia Mafai, sorella della giornalista Miriam Mafai, quest’ultima “compagna di Pajetta”.
Proprio Giulia Mafai la convinse “a far delle pubblicità” come quella “per un paio di collant”, dove “credo neppure si vedesse la faccia”, e quella “per Annabella: taglie forti e giovani”. Giulia “aveva una mente libera”. La Giorgi ammette: “All’epoca andava Twiggy e a me debordava il seno”.
Poi è il turno della “rivalità” con Ornella Muti, “era sull’altezza delle nostre zeppe”. Eleonora racconta il suo primo incontro dal vivo con la nota attrice. La Giorgi aveva solo 18 anni: “Ho pensato fosse la ragazza più bella del mondo”.
Eleonora Giorgi: gli amori, la tossicodipendenza
Si arriva così a parlare della tossicodipendenza dell’attrice. Tutto nasce nel descrivere la borsa che aveva la Muti, “la Kelly di Hermès”, che “avevo visto solo alle mamme dei Parioli”. La Giorgi, al contrario, ne aveva una “ricavata dai vecchi jeans di Gabriele, il mio fidanzato”.
Il successo, però, divise la coppia e la Giorgia era “così disperata per la fine della storia” che comprò di nascosto la moto di Gabriele durante un’asta. Era “una Honda 750” che poi prestò al suo nuovo fidanzato, l’attore Alessandro Momo, il secondo “ragazzo” in assoluto per la Giorgi.
Il povero Alessandro ebbe un incidente che gli fu fatale e morì. Così “io scivolo nella tossicodipendenza” aggiunge la Giorgi, pur restando “quadrata nel lavoro”. Sarà Angelo Rizzoli, divenuto poi il marito di Eleonora, ad aiutarla a uscirne.
Eleonora Giorgi madre
“La persona più buona del mondo” è la descrizione che ne fa l’attrice. “Stavo male e pesavo poco più di 40 chili”. Quindi “il mio lato dolente incontra il suo e non ci lasciamo più”. Non fin quando Andrea, il loro figlio, compirà tre anni. “Per questo con lui ho un legame così forte”.
Eleonora Giorgi e Massimo Ciavarro
In seguito Eleonora cambiò vita: insieme a Massimo Ciavarro, “compravamo casali in rovina per rimetterli a nuovo”. Massimo “non si è mai dato arie”. L’amore tra i due scoppiò dopo una serie di curiose coincidenze. “Mi chiese il numero” mentre erano “a casa di Vittorio Cecchi Gori”, tuttavia “non mi telefonò per mesi”.
Quando Massimo decise di chiamarla, Eleonora era di rientro “dal mare” e trovò “i ladri in casa” con “il telefono che squillava”. “Scusa, c’ho i ladri”, quindi “ti devo lasciare”. I due hanno un figlio: Paolo, lo abbiamo visto al Grande Fratello di recente.
Eleonora Giorgi oggi, età, patrimonio e dove vive la Nadia di Borotalco
Eleonora oggi vive a Roma e ha 68 anni. Si conosce poco della vita privata della Giorgi e di conseguenza è impossibile fare una stima del suo patrimonio. Ha lavorato molto nel cinema, tuttavia, secondo lei, “una donna nel cinema non esiste più” una volta passati i 60 anni.
Mentre nella vita reale “esistono magistrate, imprenditrici e insegnanti ultracinquantenni”. Ma fortunatamente “la televisione ha il pubblico che decide” e dunque “noi abbiamo Mara Venier, Barbara D’Urso”. Tuttavia “questo ovviamente non vale per gli uomini”.
Il Grande Fratello e il lifting
Quindi l’esperienza al Grande Fratello: “Potevo stare tutto il giorno in giardino a fumare” e senza ricevere le ininterrotte chiamate “dell’avvocato e del commercialista”. Tuttavia, il reality dà una dimensione diversa nella realtà di Eleonora. “Mi sono vista con una immagine cupa, drammatica”.
Al tempo “già dimostravo dieci anni in più”, dunque “mi sono fatta il primo lifting”. Dopo l’esperienza al GF “mi sono fatta il secondo”. E non esclude il terzo.
Eleonora Giorgi e le relazioni con Massimo Troisi e Pino Daniele e la proposta indecente di Alain Delon
In chiusura di intervista le viene chiesto un amore meno noto al gossip conosciuto. La Giorgi non ci pensa due volte: “Pino Daniele”. L’incontro avvenne mentre era impegnata con Angelo Rizzoli, “Minà mi aveva mandato a intervistarlo per Blitz”.
Finito il concerto del cantante, disse alla Giorgi “lasciali a terra e andiamo a cena, Sali sul bus”. Una volta ottenuta la separazione dal marito, “ci siamo rivisti”. Poi è la volta di Massimo Troisi: “Di notte il suo cuore ticchettava come una sveglia”.
Un aneddoto sul compianto attore partenopeo è quello relativo alle chiamate che le faceva “di nascosto da Benigni” in quanto “un po’ geloso”. Fu la Giorgi a “convincere Massimo” a tagliarsi i capelli.
Anche una proposta indecente, mittente? Alain Delon “a 20 anni mi invitò a dormire nella sua stanza d’albergo”. E lei? “Finsi di non capire”.